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domenica 29 gennaio 2012

Quello che le torce non dicono


Una dose di depressione con l’IVA del 23%. Bella merda. Per colpa della guerra all’Isola del Giglio mi tocca pagare le accise anche per piangere in cucina. Tempi che corri, uomo che trovi! Quello di oggi si fa rappresentare dal Dimeglio e dagli ormoni in scatola, perché la coda per il Discobolo e il martello di Thor erano troppo lunghe. Il terrestre medio è talmente brutto che sembra un capolavoro d’arte moderna.

Hai presente la scena dei Griffin in cui Peter, Brian, Chris e Stewie vomitano a turno per un minuto? Ecco, quella è l’effige del nostro uomo. Ma arriva un momento nel quale anche il Fantozzi della situazione si stanca di vomitare sciroppo di ipecac su un cane parlante negli spezzoni più beceri di Youtube. E si prende la sua rivincita. Solo che sessanta milioni di tarli muniti di striscioni non fanno nemmeno mezzo Fantozzi incazzato come una bestia.

Mando giù gli ultimi pezzetti di cera e mi infilo lo stoppino nella carotide. È sempre stato il mio sogno fare la torcia umana.

Cosa vuoi fare da grande Pierino?
Il calciatore.
E tu, Pierino?
Il vip, maestra.
Il Pierino là in fondo, con la mano alzata?
Il cassiere al Burger King.
Epaminonda?
La torcia umana.

Non ho mai capito perché tutti quei bambini stupidi si chiamassero Pierino, come non so spiegarmi come possano dozzine di camionisti prussiani eludere la frontiera polacca per smerciare carne di Pierino nella Terra di Mezzo. Che poi Bigazzi è finito nei guai per un fottuto gatto: se si scoprisse cosa mangiano i polacchi, oggi la storia la scriverebbero i vinti.

L’accendino, in bilico sull
orlo del tavolo, è uno di quelli che ti danno in omaggio con il mutuo della casa. L’impiegato della filiale, con il solito sorrisino stronzo, fa sempre la battuta delle bombole a gas. E lo sa lei, invece, che mescolando parti uguali di benzina e succo d'arancia congelato si può ottenere il Napalm? Allora, non rideva più, il coglionazzo?

Sfoglio le pagine del Bushido cercando il capitolo sui rettiliani, ma forse sto alludendo al profeta Matteo Montesi. Provo e riprovo a replicare le sue vocine, solo per sentire che effetto fa essere perseguitati da una vocina più grossa che si fa chiamare Dio.

Matteo me devi fà un favore… disciamo… particolare. Vedi, la sbocca del fiume Musò, ecco, quella è piena de frogi... ma nello stesso tempo nun me va de ripulilla. Buccace te dai, poi sce carighi il viduo su iutubbe cuscì lo condivido sulla mia pagina. Grazie mattè, certo, lode e gloria nel più alto dei cieli anche a te. Ciao, ciao... Come? No, nun lo so cus’è un topettignao. Scusa ma ho poghi quattrì, stamme bè ciao.

Basta divagare: se un uomo non è disposto a dare fuoco alla sua laringe, o le sue vocine non valgono nulla o non vale niente lui. Di sottofondo rumoreggia un canto tribale azteco, di quelli che mettevano a palla sullo stereo prima di mangiarsi il capotribù nemico. In umido, come Bigazzi.

Una firma qui, un autografo qui… secondo le regole previste dalla legge… lascia ogni suo bene all'erede al trono del Principato del Disagio. Molto bene, un timbro ed è a posto. Gli organi li vuole donare per la ricerca? Come no. Ha da accendere?

Fonte di ispirazione: svartjugend.com

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