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lunedì 10 marzo 2008

ASTENSIONE (parte 4)

I motivi dell'astensionismo 4:


Alle prossime elezioni ASTENSIONISMO ATTIVO, ovvero rifiuto della scheda.

Come è ormai noto, l'astensionismo passivo non fa percentuale di media votanti e riguardo alle elezioni legislative il nostro sistema di attribuzione non prevede nessun quorum di partecipazione (a differenza dei referendum dove è richiesto un quorum del 50% +1 degli elettori).

Quindi, se anche per assurdo nella consultazione elettorale votassero tre persone, ciò che uscirebbe dalle urne sarebbe considerata valida espressione della volontà popolare e si procederebbe quindi all'attribuzione dei seggi in base allo scrutinio di tre schede.

Altresì le schede bianche e nulle, fanno certo percentuale votanti, ma vengono ripartite, dopo la verifica in sede di collegio di garanzia che ne attesti le caratteristiche di bianche o nulle, in un unico cumulo da suddividere nel cosiddetto premio di maggioranza... (per assurdo sempre votando bianca o nulla se alle prossime elezioni vincesse Berlusconi le suddette schede andrebbero attribuite nel premio di Forza Italia).

Esiste però un metodo di astensione che garantisce di essere percentuale votante (quindi non delegante) ma consente di non far attribuire il proprio non-voto al partito di maggioranza.

È infatti facoltà dell'elettore di recarsi al seggio e una volta fatto vidimare il certificato elettorale, AVVALERSI DEL DIRITTO di RIFIUTARE LA SCHEDA, assicurandosi di far mettere a verbale tale opzione, come previsto dal d.p.r. 30 marzo 1957, n. 361 – art. 104.

È possibile inoltre ALLEGARE IN CALCE AL VERBALE, UNA BREVE DICHIARAZIONE IN CUI SE VUOLE, L'ELETTORE HA IL DIRITTO di ESPRIMERE LE MOTIVAZIONI DEL SUO RIFIUTO (esempio “nessuno degli schieramenti qui riportati mi rappresenta perché non indica come priorità la liberazione dell’Italia dall’occupazione statunitense”).

Tale sistema rende non attribuibile il voto, in quanto la legge consente solo l'attribuzione delle schede contenute nell'urna al momento dell'apertura della stessa, creando una discrepanza tra percentuale votanti e voti attribuibili e di conseguenza un problema di difficile, se non impossibile attribuzione (specie se il fenomeno raggiungesse quote notevoli) di seggi; infatti in linea teorica (non è mai successo) se la quantità di schede rifiutate raggiungesse la quota di voti necessaria per l'attribuzione di un seggio, tale seggio non potrebbe essere attribuito.

Per contribuire alla discussione sull’astensionismo attivo, puoi collegarti al blog:

www.astensionevoto.blogspot.com



Le schede bianche e nulle vengono
ripartite in un unico cumulo da ripartire nel
cosiddetto premio di maggioranza..

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Per assurdo sempre votando bianca o
nulla se alle prossime elezioni vincesse Berlusconi le suddette schede
andrebbero attribuite nel premio del Pdl.

domenica 9 marzo 2008

ASTENSIONE (parte 3)

I motivi dell'astensionismo 3:



Cittadini, aprite gli occhi! Non andate nella solita, e collaudata, trappola. Non andate a legittimare per l'ennesima volta, col vostro voto, rappresentanti che non vi rappresentano e una classe politica che, presa nel suo complesso, senza distinzioni fra destra e sinistra apparentemente avversarie in realtà complici, ha come unico interesse quello di autotutelarsi per perpetuare all'infinito il proprio potere. La verità è che la cosiddetta democrazia rappresentativa, la "democrazia reale", quella che concretamente viviamo, non è la democrazia ma una sistema di minoranze organizzate, di oligarchie, di aristocrazie mascherate che hanno tutti i privilegi delle aristocrazie storiche senza peraltro averne nemmeno gli obblighi: non lavorano, non pagano le tasse su una parte notevolissima - 100 mila euro - dei loro già cospicui emolumenti, hanno, di fatto, un diritto penale proprio che gli permette di continuare a perpetuare impunemente i loro abusi, i loro soprusi, le loro aperte illegalità e l'occupazione arbistraria dello stato e di ampi settori della società civile. Queste oligarchie soffocano e mortificano l'individuo singolo, l'uomo libero che non vuole assoggetarsi ad umilianti infeudamenti, cioè proprio il soggetto di cui il pensiero liberale voleva valorizzare capacità, meriti, potenzialità e che sarebbe il cittadino ideale di una democrazia, se esistesse davvero, e ne diventa invece la vittima designata. Il "sistema Mastella" non è il sistema del signor Clemente Mastella ma di tutti i partiti, nessuno escluso, a seconda delle rispettive aree di influenza. Questi neosignorotti feudali, nazionali e locali, pretendono l'affiliazione ed elargiscono indebiti favori in cambio dell'obbedienza. La frase di Ignazio Silone, "Per vivere un po' bene bisogna vendere l'anima. Non c'è altra via", fu scritta in pieno fascismo ma si attaglia ancor meglio al nostro oggi. Chi non ci sta è inesorabilmente emarginato a favore degli affiliati, degli adepti, dei famuli, dei favoriti, dei clientes. I metodi dei partiti sono quelli della mafia: il ricatto, la minaccia allusiva, la tangente. I partiti non sono, come ci viene ripetuto fino alla nausea, l'essenza della democrazia, ma la sua negazione. Perchè ledono alla radice il fondamentale principio liberale dell'uguaglianza almeno sui blocchi di partenza. Il sistema non si cambia cambiando qualche uomo o qualche sigla, ma cambiando il sistema. Cittadini, l'unica libertà che avete, con le elezioni, è di scegliere da quale oligarchia preferite essere schiacciati, prevaricati, umliliati, offesi. Riprendetevi quel tanto di dignità che vi è stato lasciato e rifiutate di legittimare, col voto, la vostra sottomissione e la vostra degradazione. Lasciateli soli.

ASTENSIONE (parte 2)

I motivi dell'astensionismo 2:



Elezioni italiane, interessi italiani.
La partita per il bene e il futuro della Nazione sarda non si gioca oggi. Il passaggio cruciale per gli interessi e i diritti dei sardi sono le elezioni del 2009. iRS sta lavorando, giorno per giorno, per esserci. Al momento giusto.

iRS sceglie di lanciare sin da oggi la campagna elettorale per le elezioni sarde del 2009. Un modo positivo, propositivo e coerente di interpretare il presente e offrire un'alternativa credibile a cui aderire e per cui attivarsi.

La Sardegna non si cambia dall'Italia, sicuramente non in meglio. E non crediamo che i partiti italiani possano garantire i diritti e gli interessi del popolo sardo. Anzi, il compito della politica e delle elezioni italiane è di rimuovere e nascondere agli occhi dei sardi i problemi reali della nostra terra e di chi la vive, di sviare l'attenzione, l'intelligenza e la passione dei sardi dalle possibili soluzioni. Il carrozzone illusionista, fatto di finte novità elettorali e di finti-nuovi partiti è stato creato proprio per far credere che le cose siano cambiate. Ma dietro la coltre di fumo troneggiano esclusivamente gli interessi, i valori e le priorità italiane egregiamente difese e sostenute dai partiti autonomisti unionisti.

iRS non è mai stato un movimento intossicato o esaltato dalla droga delle elezioni. iRS non esiste solamente durante le elezioni. Il ricatto elettorale non tocca iRS: siamo noi a decidere se e quando partecipare in base alle nostre valutazioni, alle nostre esigenze, ai nostri tempi.

venerdì 7 marzo 2008

ASTENSIONE (parte 1)

I motivi dell'astensionismo 1:

(cliccare per ingrandire)