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martedì 31 gennaio 2012

Il vento, il freddo e una legione di angeli morti



testo inglese

L'acqua riversa le sue braccia attorno alla pietra
La decadenza gocciola dal vuoto inquieto dove si forma il ghiaccio
Dove la vita finisce

La pietra inghiottita dall'alluvione porporea
La marea rossa contorta al di là della ferita d’ebano
Offro il mio sacrificio di addio in questo fiume di memoria...
Un'onda per porre fine a tutti i tempi

Uccelli rossi sfuggono dalle mie ferite e ritornano come neve che cade

Per spazzare il paesaggio; una tormenta di neve, ali senza corpi
La neve, la nevicata amara

Desideri morire tra le sue braccia pallide, cristalline
Per diventare un inno al silenzio

Nell'anima di una montagna di uccelli, caduti
La pallida cascata di piume senza spirito

La neve è caduta e ha esteso questa montagna bianca
Su cui morirai e svanirai nel silenzio





testo inglese

Si trova una bellezza dietro alle porte di legno proibite
Una bellezza così rara e pura, che farebbe sanguinare
E bruciare gli occhi umani...


...Si è uccisa in autunno...

Io sono il devastatore, porto la bella morte all'alba
Con il vento, il freddo e una legione di angeli morti...

...Mi sono ucciso in primavera...

Un ramo tetro mi aveva appeso in alto
Ho affondato i fuochi del Sole
Qui, regna la notte

Mi oppongo alla luce
Raccolgo le tempeste
Con una spada che impugno con odio
Ho abbattuto il sole con arco e fuoco
Vento per l'inverno morti

Io sono il devastatore... l'epilogo
Io... muoio...
Ho maledetto gli inverni morti...

2 commenti:

Blood&Honour ha detto...

ma gli agalloch sono 'mericani! non mi garbano, meglio i Sol Invictus

Doge ha detto...

Sono stato anche al loro live, devo dire che al di là della provenienza sono sempre emozionanti... chiaramente, non sono gli unici.