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venerdì 28 gennaio 2011

La sfida


Faceva freddo nella grotta. Davanti a me si ergevano i sette demoni della cupidigia, pronti a sbranare ogni brandello della mia anima. Mi sentivo debole e abbandonato. Aspettai che mi rivolgessero la parola.

Per prima cosa mi chiesero di rinnegare le mie origini e rinunciare ad ogni identità. Poi mi offrirono generose ricompense per mutilare la lotta, firmare la resa, regalare la vittoria. Mi fecero capire che non aveva più senso andare avanti, che la mia era una folle lotta contro i mulini a vento. Sbavavano e sorridevano compiaciuti, sicuri di sé e della mia risposta. Tremante alzai la testa. Li guardai uno ad uno negli occhi, strinsi i denti e urlai guai! Guai a colui che rinnega e al vile che retrocede. Ho promesso! Ho giurato che questa spada non conoscerà tregua fino a che non avrò abbattuto anche l’ultimo dei vostri mulini a vento. Voi mi siete testimoni.

Detto ciò uscii, barcollando per lo sforzo, verso la luce. Ero consapevole che quel gesto mi avrebbe condannato per sempre. Sorrisi, perchè in realtà dentro di me sapevo che quella era la mia strada.
Immagine: Dante, La Divina Commedia, Inferno XXI v. 72 "Nessun di voi sia fello!"

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